Invertebrati
Ricchissima è l'entomofauna: qui citeremo la Timarca (Timarcha pimelioides) e le libellule come la Calotterige splendente (Calopteryx splendens), dalle ali blu metalliche, la robusta Escna azzurra (Aeschna cyanea), lunga circa 10 cm, che instancabilmente sfreccia sugli specchi d'acqua, e ancora la Libellula rossa (Crocothemis erythraea).
Tra gli invertebrati vi sono specie che trascorrono tutta la loro vita in acqua, mentre altre vi svolgono soltanto una parte del loro ciclo vitale. I più comuni sono gli Insetti (ordini dei Coleotteri, Ditteri, Efemerotteri, Plecotteri, Tricotteri, Eterotteri e Odonati), i Crostacei, i Molluschi Gasteropodi e Bivalvi, gli Irudinei, gli Oligocheti ed altri gruppi più rari. Lo studio di questi organismi è importante anche per valutare la qualità biologica delle acque; infatti rappresentano una sofisticata rete di controllo in grado di fornire una risposta a qualsiasi alterazione ambientale, naturale da inquinanti.
Di rado si può avvistare il Granchio di fiume (Potamon fluviatile), diventato raro a causa dell'eccessiva raccolta per scopi alimentari.
Granchio di fiume
(foto di: Archivio Parco fluviale dell'Alcantara)