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Prima colonia greca di Sicilia, viene fondata intorno al 734 a.C. dai Calcidesi d'Eubea.
L'antico abitato di Naxos occupa la penisola di Schisò e i terreni limitrofi.
Questa vasta insenatura, compresa tra Capo Taormina e Capo Schisò, fu scalo naturale per le navi sospinte dalle correnti da Capo Spartivento o da Capo dell'Armi in Calabria: le prime navi greche seguirono questa rotta, che in linea d'aria non supera i 40 chilometri.
Nel 403 a.C. è distrutta da Dioniso I di Siracusa che ne atterra le mura, riducendone in schiavitù la popolazione e consegnando il territorio della città alle vicine popolazioni sicule, con l'intento di punirla per essersi schierata con gli Ateniesi nel conflitto contro Siracusa. Dopo tale evento Naxos non tornò più ad avere il rango e il ruolo di città, pur rimanendo il suo porto attivo per tutta l'antichità. Naxos rimase comunque un osservatorio privilegiato per lo studio della più antica urbanistica delle città greche d'Occidente.
Oggi questa fiorente località balneare si sviluppa tutta alle spalle del lungomare, che corre parallelo alla lunga spiaggia che si stende da Capo Schisò a sud a Capo Taormina a nord-ovest.
Da visitare: il Museo Civico di Storia Naturale, che dispone di una ricca sezione dedicata alla marineria locale, il Parco archeologico con annesso Museo (Info biglietti e orari: 0942/5100).
Santa Patrona: S. Maria Raccomandata, che si festeggia l'8 settembre.